Senegal

Sally Diop legge in francese KOUMBA SANS MÈRE (KOUMBA AMOUL HDEYEE) - KOUMBA SENZA MADRE, fiaba tradizionale wolof senegalese

Data di pubblicazione:
29 Maggio 2023

Audio: ascolta la storia in lingua senegalese

C’era un uomo che aveva due mogli. Ognuna di questa aveva una figlia. Allah fece che una delle due donne morisse e lasciasse la propria figlia. Le due giovani avevano lo stesso nome e per distinguerle le chiamarono “Koumba con madre” e “Koumba senza madre”. Il padre temeva talmente la moglie ancora in vita da accettare tutto quello che faceva o diceva. Lasciava che lei assegnasse alla piccola orfana tutti i lavori di casa. Un giorno, mentre faceva i piatti, la piccola orfana dimenticò di lavare un cucchiaio di legno e la matrigna, furiosa, la mandò a lavare presso il mare di Ndayane. Koumba, in lacrime, si avviò sulla strada. Camminò per due giorni e due notti. Camminò, camminò, fino a trovare sulla strada un albero di giuggiole che si scuoteva da solo per far cadere i propri frutti. Lei si inginocchiò e lo salutò. E il giuggiolo le chiese:
- Dove te ne vai, fanciulla beneducata?
Koumba rispose:
- La mia matrigna mi ha mandato a lavare questo cucchiaio nel mare di Ndayane.
Il giuggiolo quindi le donò alcuni frutti e disse:
- Che Dio guidi i tuoi passi.
Koumba lo ringraziò e riprese la strada.
Camminò ancora e trovò sul suo cammino una marmitta che cuoceva sulla fiamma. Si inginocchiò e la salutò.
La marmitta le chiese:
- Dove te ne vai, fanciulla beneducata?
Koumba rispose:
- La mia matrigna mi ha mandato a lavare questo cucchiaio nel mare di Ndayane.
La marmitta prese un po’ del cibo che stava cuocendo, le diede da mangiare e le disse:
- Che Dio guidi i tuoi passi.
Dopo aver mangiato Koumba ringraziò e riprese la strada
Koumba senza madre camminò, camminò e trovò sulla strada una donna molto vecchia. Aveva solo una gamba, un braccio, un occhio, un orecchio, un dito. Koumba si inginocchio e la salutò. La vecchia donna le chiese:
- Dove te ne vai, piccola?
Koumba rispose:
- La mia matrigna mi ha mandato a lavare questo cucchiaio nel mare di Ndayane.
La vecchia donna le porse un osso sbiancato e scarnificato. Koumba non disse nulla, lo prese e lo mise nella pentola che subito si riempì di carne.
La vecchia le diede anche un grano di miglio. Koumba lo mise in un mortaio, lo pestò e il mortaio si riempì di cuscus. Lo prese, lo mise nella pentola e mangiarono. Infine la vecchia le disse:
- Koumba, adesso vieni a lavare i piatti, senza dimenticare il tuo cucchiaio, prima che cada la notte.
Quando Koumba ebbe finito, la vecchia donna le diede due aghi, uno piccolo e uno più grande e le disse:
- Vai a dormire sotto il letto ora, perché tutti i miei sono animali selvatici. Userai l’ago piccolo per punger i più piccoli, il più grande lo userai con i più grandi in modo che se ne vadano presto. Non voglio che ti uccidano.
Quando arrivarono i figli della vecchia, il più ostinato, Bouki, disse:
- Madre, c’è odore di carne umana qui dentro.
La madre rispose:
- Vattene a dormire tu. Sono la sola umana qui, vuoi forse mangiarmi?
Quando gli animali se ne furono andati a letto Koumba li punse con l’ago piccolo, come fanno le pulci. I piccoli non riuscirono a dormire, si alzarono e ripartirono presto.
Koumba uscì dal suo nascondiglio e la vecchia le chiese di prepararsi per tornare a casa. Le diede tre uova e le disse:
- Questo lo romperai quando sarai nella savana. Questo lo romperai quando scorgerai da lontano il tuo villaggio. L’ultimo lo romperai quando sarai sulla soglia del villaggio. Fa attenzione, non confonderli. Va pure, bambina mia, e che Dio guidi i tuoi passi.
Koumba si inginocchiò, ringraziò la donna, salutò e partì.
Camminò, camminò fino a trovarsi nella savana. Ruppe il primo uovo e ne uscirono dei cavalieri armati.
Koumba si rimise in cammino e arrivò in vista del suo villaggio. Ruppe il secondo uovo e ne uscirono leoni e pantere. I cavalieri li uccisero.
Koumba camminò ancora, camminò e prima di entrare nel villaggio ruppe il terzo uovo. Ne uscirono innumerevoli schiavi che suonavano, e altri carichi di sacchi pieni d’argento e oro, e ancora molti capi di bestiame.
Quando entrò nel villaggio Koumba aveva un’aria regale e tutti uscirono dalle case per contemplarla.

Fine


UNA VOCE PER FERMIGNANO
è un progetto di Pietro Gaglianò

nell’ambito di
LA STORIA SIAMO NOI
a cura di Giovanni Gaggia e Pietro Gaglianò

per “Popoli in festa” 2023

Ultimo aggiornamento

Lunedi 29 Maggio 2023